Sveglia presto anche sabato: c’è qualcosa in pentola. La sera prima si parlava di San Bernardino, ma bisognava verificare i livelli. Sento Fede, il livello c’è, lui c’è, Nicholas c’è: siamo pronti, manca solo Michel che deve recuperare la canoa e arrivare da Cassano, alla fine si parte per le 10. Ci sono anche Davidino Longoni, Elena e Stefano Broccato che partono da Trecate : bel gruppetto, divertimento assicurato.
Tutti carichi e scattanti andiamo diretti in Valgrande, noi davanti e la macchina degli altri 5 minuti dopo, e meno male solo 5 minuti, perchè quando in mezzo alla strada per l’imbarco nella macchina di Fede si accende una preoccupante spia dell’acqua (strano?) dobbiamo fermarci e aspettare che ci soccorrano portandoci una bottiglia d’acqua (ma possibile che in 4 canoisti non avessimo neanche una goccia d’acqua con noi??).
Comunque, solo un piccolo imprevisto, ripartiamo per l’imbarco. Arrivati il levello non ci sembra ottimale, sticazzi, ci imbarchiamo lo stesso: siamo sicuri che il minimo ci sia e nessuno può fermarci.
imbarco complicato, ma non esasperato. Guardiamo il primo passaggio: si è aperto un nuovo sifone sotto il sassone a destra: si trasborda e ci si imbarca proprio sul massone con uno svizzerino, poco male, c’è tutto un fiume.
Effetivamente c’è tutto un fiume, ma purtroppo ci sono anche molti sifoni: obbligatorio scendere a visionare la maggior parte dei passaggi, io e Nicholas abbiamo la stessa impressione: Gorzente 2. Per fortuna però non è così: la discesa procede senza troppi trasbordi e senza alcun problema.
Ad un certo punto, ancora nella prima metà della discesa, la povera Elena fa un bagno in un laghetto, ribaltatasi addosso ad una parete e perdendo la pagaia, attirandosi tutte le ire di Davide che, sembra a causa del karma, va a bagno sulla rapida subito sotto, scatendando l’ilarità generale.
la discesa prosegue senza troppi intoppi fino a una rapida con una soglia a cui seguivano un paio di buchi e un bel massone. qui io e nicholas ci inventiamo le linee più fantasiose: lui va troppo a destra e finisce ad adagiarsi comodocomodo sul sasso appna sotto; io invece, dopo aver detto di voler passare a sinistra, in una linguetta che evitatva la soglia, sbaglio completamente l’ibutino sopra, finisco dritto dritto sulla soglietta (e ringrazio infinitamente la mia spade che mi regala un boof dal nulla) poi nel buco (dove la mia amata spade come suo solito si mette a volare) per poi chiudere a destra del massone quando sarei voluto andare a sinistra. Bene.
Continuando la discesa non ci sono più stati episodi degni di nota se non un simpatico americano che ci fotografa e un eskimone di Nicholas contro un sassone.
Si finisce in bellezza con uno sbarco bello faticoso alleggerito da una arzilla vecchietta che quasi ci insulta solo per il fatto dell’andare in kayak e che, alla vista di Elena, la esorta ad andare al mercato al posto della canoa.
Giornata fantastica, Grazie mille a tuto il gruppo 🙂
godetevi foto e video 🙂