Ci ritroviamo al solito punto blu alle 8.00 come da messaggio sul gruppo di Roby Di Muro che richiede la massima puntualità: Ciro, Giovanni, Manuela, Nicholas C. (esterno CCN), Roby, Sergio, Roberto V. ed io (Giulia V.). E chi arriva in ritardo perchè ha dimenticato qualche cosa a casa?!? Inutile dirlo, già si sa.
Viaggio tranquillo e senza intoppi (oltre 3 ore) fino a raggiungere il campeggio selezionato (info@agricampeggiopadova.it). Subito eseguito il montaggio tende.
Giovanni la vincitore indiscusso per la tenda più ordinata.
Io à vincitrice indiscussa per la tenda più figa e più cara.
Roby à felice come una pasqua perchè con tenda montata tra due donne.
Trasferimento in Padova centro per pranzetto (non veloce) da Rosso Pomodoro e poi inizio tour in Padova con guida di eccezione e ‘sui generis’…. mio fratello Roberto V.: mentre il gruppo chiacchierava e scherzava andando lento, lui si dileguava in strade sconosciute per raggiungere dritto dritto la meta prescelta. ‘Ma dov’è il Roberto?’ Ci chiedevamo cercandolo tra la folla. Di lui noi abbiamo praticamente sempre solo visto la schiena in lontananza.
Visitate: Piazza delle Erbe e della Frutta, Palazzo della Ragione, Basilica di Sant’Antonio, Prato della Valle.
Perso Roby in Prato della Valle perchè con pantaloni calati sul bacino e mutandina in vista si era mischiato tra la moltitudine di giovani presenti in piazza.
Grande lezione di Ciro sul Pendolo di Foucault e altri suoi racconti (sentiti di sfrodo da una guida presente nel Palazzo o letti in internet) e poi a noi ripetuti: ormai è stato definito ‘O professor’.
E siccome anche il cibo è cultura, cercata, trovata, acquistata e poi mangiata insieme la torta Figassa, dolce tipico del Veneto con fichi macerati nella grappa. Figassa è stata ovviamente la parola più gettonata della giornata. E chi se la dimentica più?!?
Serata poi conclusa con cena al Birrificio artigianale CR/AK, presso Campodarsego con inciampo e mitica caduta su prato di Manuela che si alza in un batter d’occhio e dice ‘non mi sono fatta niente!’.
Ore 6 del giorno successivo, sveglia di Manuela per fare meditazione. Ore 7 per tutti gli altri.
Manuela e Roby si erano offerti di portare tutto per farci fare colazione, rispettivamente una torta e il necessario per fare il caffè. Allestito il tutto si sente Roby che chiede a Sergio ‘Hai mica una caffettiera?’. Sempre il solito….
Smontate le tende, trasferimento presso società Canottieri Padova per registrazione e ritiro pacco gara. Alle ore 11 noi e gli altri circa 200 partecipanti alla 1° edizione della Water Padova Marathon siamo partiti eccitati e felici. Io urlo ‘Il Brenta è mio!’ e immancabile ‘O professor’ mi corregge ‘Giulia, ma siamo sul Bacchiglione…’.
Bellissimi e suggestivi i passaggi in centro città, passando sotto i ponti con il tifo dei patavini e sotto la Torre della Specola.
Fatti 2 trasbordi con perfetta assistenza degli organizzatori e scesi dai kayak ai due punti ristoro (Gradinate di Porta Portello e Chiusa di Voltabarozzo) che hanno interrotto la monotonia dei lunghi tratti fatti all’esterno della città. Assenza di corrente, quindi grande lavoro di pagaia!
Percorsi in tutto 20 km, con ritorno alle 3.00 circa presso la società Canottieri Padova e Pasta Party finale.
Nota di merito ricevuta da Nicholas da parte degli organizzatori per grande raccolta di bottiglie di plastica durante tutto il percorso.
Ritorno a casa stanchi ma felici, con quell’euforia particolare del momento che ti porta ad avere voglia di stare ancora insieme ai compagni di avventura e di rivederli presto, per divertirsi ancora e parlare ancora di quella famosa ‘Figassa’…