UNA GIORNATA QUASI PERFETTA …

La nostra giornata “ quasi “ perfetta inizia con una puntualità dei partecipanti alla partenza quasi imbarazzante, tanto che mi chiedo se il gruppetto in partenza appartenga veramente al CCN…  mi sembra di ricordare di sì. Cinque canoe, due auto e sei canoisti , Sergio ci aspetta direttamente là a Monasterolo, località Madonna del lago ( a suo dire perché è  un vecchio al volante, solo al volante verificheremo più tardi).  Siamo proprio curiosi di esplorare questo strano e poco conosciuto lago lombardo  che ci intriga tutti. Inoltre, il plus valore della escursione è dato da tre nuovi partecipanti: Giulia, Alessandro e Sergio…non vediamo l’ora di conoscerli, la loro presenza ci scalda il cuore come il sole allegro e brillante scalderà in seguito  le nostre risorse di acqua.

Imbarco “ svizzero”, non nello stile ma nella perfetta sincronia e rispetto dei tempi e inizio in senso antiorario ( senza un perché,  così a “ naso “) dell l’esplorazione del lago dalla caratteristica colorazione dell’acqua verde scuro. Teniamo un buon ritmo, si chiacchiera, ci si scambia consigli e pagaie e si scivola beati lungo sponde ricchissime di canneti, ninfee, avifauna e contornati dai monti della Val Cavallina. Apprezziamo nel nostro pagaiare inesorabile il silenzio dovuto alla totale assenza di barche a motore  che per noi canoisti “ curiosi “ è il massimo del piacere. Sbarchiamo per la pausa pranzo in un bel prato  dopo aver nobilmente “ snobbato “ una affollata e attrezzata spiaggia che ci invitava dalla riva;  ci godiamo un bagno rigenerante in solitaria nelle nemmeno tanto fresche acque del lago  valutate come eccellenti in qualità. Che siamo soci del CCN salta fuori tutto nel post pranzo, quando un clima goliardico e sciallo pervade il gruppo: si dorme, si acquistano coltelli, si raccontano esperienze di vita, si scherza fino a quando la mia vocina interiore  mi intima di rompere il sogno e le balle e chiedere a tutti di tornare in sella  ( è uno sporco lavoro ma qualcuno lo deve pur fare)!  Si riparte,  ma adesso   chissenefrega dei canneti, degli animali, delle montagne e anche dei compagni; adesso  il nemico è il vento, insolente ed esattamente diretto contro di noi soffia da sud – ovest , rallentandoci e obbligandoci a pagaiare basso,  sbuffare e diversificare le traiettorie per trovare sollievo.  Spiaggia/bar/ sosta caffè è quello che ci vuole e che abbiamo promesso a Giulia perché alla fine, a noi, chi ci ammazza più? La scusa è buona per tornare al clima di cazzeggio interrotto; qualcuno fa massaggi, qualcuno fa pennichella sul dondolo fino a quando la solita vocina interiore mi dice che è tempo di ricordare a tutti di tornare con il culo in acqua  per non tradire la nostra natura di canoisti.

Un vento ancora insistente, che non ha fatto pause caffè, ci riaccoglie in uscita e poi, improvvisamente, si ricorda che deve andare a fare pipì proprio nel momento in cui cambiamo direzione, al limite sud del lago, nella speranza di spiegare le vele e volare letteralmente sull’acqua con il vento in poppa.  Niente da fare, ore 16 calma piatta; con gli ultimi colpi di pagaia completano a  i 14 kilometri previsti e il periplo dell’intero lago. Ci accolgono schiamazzi di bimbi in acqua ( forse erano meglio i motori ) dove sbarchiamo sereni e piacevolmente affaticati.   Qualcuno vorrebbe vedere il tramonto ma rimandiamo ad una prossima occasione con i colori autunnali. Appuntamento agli inizi di settembre per un goliardico apericena in canoa  sul lago d’ Orta  con vista fuochi d’artificio per tutti i curiosi, i romantici, i goderecci e chi più ne ha più ne metta.

Giornata davvero perfetta, scorrevole, tranquilla, così mi tornano i vecchi dubbi  fino a quando, dopo i baci e gli abbracci e un ritorno puntuale senza traffico, Roby dimentica qualche cosa da me…mi faccio una risata e lo ringrazio mentalmente per questa felice “ imperfezione “ in questa giornata semplicemente perfetta; sì siamo il CCN senza alcun dubbio!