Gruppo composto da Pota, Fara, Ciulu, RastaRichi, Nicholas, Aldo, me e mio pà che viene ad accompagnarci.
Per strada vediamo che L’anza è bello grasso, acqua grigia: magari ci si può pensare per la seconda discesa.
Saliamo fino all’imbarcho in macchina per una stradina sterrata bella impervia (la Lada Niva e la Freemont se la cavano benissimo) grazie ai permessi acquistati in un alimentari a Borca. Arrivati su cominciamo a fare scouting a salire: l’idea iniziale era quella di aprire i calderoni: spattacolari slides intervallati da comodi laghetti quando il livello è basso
Ed ecco il primo problema: i laghetti non ci sono più è le brevi slides sono diventate un enorme scivolo da cui l’acqua scende potentissima senza avere una linea ben precisa.
E non sarebbe stato un problema così grosso se non ce ne fosse stato un altro ben più grande: sotto le slides c’era,bello incazzato, un enorme cilindro, in gola, di cui non si vedeva il fondo, senza la possibilità di sbarcare prima nè di fare sicura: i calderoni saltano.
Poco male: procediamo con il tratto “classico”. i deu fede, nicho e io facciamo la prima rapida, la più divertente, gli altri si imbarcano sotto. Discesa decisamente rilassata in un contesto spettacolare.
Dopo aver pranzato pensiamo a cosa fare: andaimo a vedere l’anza altissimo (non recensito) : che torrente! Acqua marrone, largo si e no 3 metri, compresso e molto pendente: magari un’altra volta, l’acqua corre abbestia e non si vede possibilità di sbarcare.
Ed è qui che il Pota nota la perla: vede un affluente, risale un po’ ed eccolo comparire: un bel passaggione appena sotto una cascatona di 30 metri: non fa tempo a dirlo che noi siamo già cambiati e pronti all’imbarco, solo dopp scopriamo essere il quarazza stesso.
Disposte le sicure il primo a partire è Ciulu, dopo Aldo, io e infine Nicholas: spettacolooooooo!
Ciulu pennella, Aldo manca un po’ il boof ma se ne esce con un eskimone, io booffo, la barca rimbalza letteralmente e finisco nel pentolone a destra: in barca si esce agevolmente, Nicholas rimbalza anche lui ma va via liscio.
Man of the day: Aldo, grandissimo a fare il passaggio!
-Carlo Gatti
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